Con l’evoluzione e la diffusione sempre maggiore di Internet siamo stati lanciati in un universo che ci avvantaggia sotto molteplici punti di vista, ma che, dall’altro lato, ha aspetti contrari non irrisori. È così anche per quei grandi motori di ricerca per internet tipo (Google) facile, comodo, veloce, pratico e grande indecizzatore di pagine, più di otto miliardi. Ma non solo, è anche proprietario del portale YouTube con pellicole amatoriali di qualsiasi genere e condivise da moltissimi giovani in tutto il mondo. L’azienda, nata dall’idea fortunata di due giovani studenti dell’Università Stanford, oggi è una delle più grandi aziende manageriali degli Stati Uniti d’America. Considerando che attualmente che on line si può fare di tutto, sarebbe sembrato ovviamente riduttivo pensare che non avrebbe cercato di acquisire un’altra grande fetta di torta miliardaria, quella di gestire tramite i nostri Blog privati la sua pubblicità ovviamente quasi gratis e avvolte censurata. L’adeguamento di alcune nostre pagine sui nostri siti passa ovviamente dalla sua politica gestionale e moltissime volte siamo costretti malgrado tutto a cancellare o rivedere intere pagine e capitoli postati nei nostri blog. Ecco in questi giorni ho dovuto subire proprio questo tipo di pulizia e me ne scuso con tanti lettori che mi seguono da tempo di non aver potuto scrivere nulla o quasi, ma a causa di ciò non mi è stato consentito di trascurare nessun dettaglio della parte di notizie che ho dovuto eliminare nei miei precedenti post, ovviamente devo pensare che non esiste più libertà di pensare, scrivere, postare ed infine allegare i nostri video. In molti Paesi del mondo, i mass−media dell’informazione in generale compreso anche (Google), costituiscono oggi una vera e propria industria, la quale in diversi, raggiunge anche dimensioni sopranazionali. In questo contesto, il ruolo assunto dagli operatori dell’informazione (tutta) appare notevolmente mutato rispetto al passato, in virtù delle rinnovate ed ampliate competenze che, in un modo o nell’altro, sono state ad essi attribuite.
La disponibilità di tecnologie sempre più complesse e sofisticate, unitamente al peso via via crescente che i media sono riusciti a conquistarsi all’interno della società, consentono ora, agli apparati dell’informazione, di gestire un potere immenso, consistente nel delineare la lista dei cattivi e dei bravi, degli oggetti e dei personaggi, i video da allegare e quelle da non inserire da imporre all’attenzione dell’opinione pubblica. Radio, tv, giornali e ovviamente anche Google compreso vengono utilizzati per la messa in scena dei fatti; ovvero per individuare, selezionare, trattare e trasmettere tutti gli eventi di interesse collettivo. L’impatto con i lettori, gli spettatori ed i radioascoltatori appare ancora più grande, qualora si consideri che i mass−media costituiscono la maggiore occasione di riconoscimento pubblico di problemi e fatti socialmente significativi. I messaggi e video allegati contenuti nelle notizie, però, possono fare di più che informare il pubblico su ciò che accade nella realtà: possono, cioè, cambiare il significato e l’importanza degli stessi avvenimenti. In pratica, si può dire che il potere dei media consista non tanto nel dichiarare veri determinati accadimenti, ma soprattutto nel fornire le forme in cui tale dichiarazione appare, in modo da riuscire ad indirizzare la compressione, i commenti, i giudizi e le prese di posizione dell’opinione pubblica in un senso anziché in un altro. Ecco perché gli apparati informativi, ed i mezzi di comunicazione generale, vengono definiti come il «Quarto Potere», per indicare un settore della società attorno al quale ruotano interessi politici ed economici da capogiro (migliaia di miliardi) di euro, e che appunto per questo si è ormai trasformato in uno dei principali terreni di scontro fra i gruppi dominanti.
A tale riguardo, è giusto sottolineare che ogni approccio ai fatti, ovvero ogni parametro di interpretazione e valutazione, è inevitabilmente soggettivo, ragion per cui sarebbe impossibile realizzare un’informazione perfettamente obbiettiva, tanto più che i valori e la routine della professionalità e dell’inventiva aggiungono essi stessi delle importanti restrizioni sulla produzione delle notizie e specialmente nei cortometraggi video di YouTube e soci. È attraverso vero, però, che, nell’epoca attuale, fondare la ricerca dell’obiettività sul «fiuto», sull’«istinto», sulla «sagacia» e su tutto il resto del repertorio circolante, appunto nei nostri Blog. La realtà è che qualsiasi visione equilibrata e veritiera dei fatti risulta oggi condizionata da influenze ed interventi esterni, in grado di violare l’autonomia professionale, provocando una deliberata distorsione degli articoli preparati, con immediate e deleterie ripercussioni sulle carenze e sulle manipolazioni della copertura informatica. Sulla base di queste considerazioni, l’auspicata ridefinizione delle regole che sovrintendono al funzionamento del sistema appare quindi imprescindibile dall’organizzazione di uno statuto idoneo ad attestare compiutamente il valore sociale del prodotto⁄notizia, costringendo noi poveri blogghisti al rispetto di ogni singolo individuo. Un obbligo, questo, al quale dovrebbe essere sacrificato ogni altro interesse politico, affaristico, o finanziario, così da poter abbattere e superare quei fattori gretti, strumentali ed utilitaristici che a tutt’oggi continuano a ledere e a mortificare il fondamentale diritto dei cittadini ad una sana e corretta informazione sia scritta, e sia in filmato. Chi è interessato ai problemi legati allo strapotere di questi grandi organismi sopra citati in quando domani nessun motore di ricerca preleverà questo articolo perché lede i grandi poteri sopra citati, conto sulla sovranità intellettuale di tutti i blogghisti in Italia e specialmente all’estero di diffondere il presente messaggio e farlo girare su tutti i siti affinché si sappia come si comportano questi "i pre−potenti".
Tratto da www.sportcinema.it fate girare questo articolo sul vostro blog
5 commenti:
Vi va uno scambio link? www.crazygollum.blogspot.com, vi ho gia aggiunti!
ciao,ho pensato di lasciare un pensiero x te nel mio ultimo post del 22 /11.Spero ti faccia piacere .
Ciao Lella
Credo Tu sia solo mal informato. Per il momento ( ripeto) per il momento internet è NA LIVELLA cioè dà a tutti le stesse possibilità, sia se tu sei uno studente squattrinato che tu sia un imprenditore pieno di soldi, apri un blog e..... e poi cerchi di fai amici, oppure nemici, stà a te...
Moka è da un pò che manchi.
Ti auguro un buon 2009!
Un abbraccione
ciao butterfly23. Certo che mi va lo scambio link. Con questo blog?
Io ho già provveduto.
Angela
Posta un commento